Lo stile è il modo di raccontare chi sei senza parlare
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Ho incontrato Simona Carignano per la prima volta durante l’evento Talent House che ho organizzato a Torino, per la promozione di giovani stilisti. Simona è arrivata con i suoi capelli rosa e il suo grande sorriso, curiosa di sapere quali erano gli stilisti selezionati e di conoscere l’evento. Dopo pochi minuti che parlavamo, ho capito che avrei voluto sapere di più di lei e del suo lavoro e quindi ci siamo riviste per un tè, in una pasticceria crudista, durante una serata innevata a Torino.

Come è nato il tuo lavoro di style coach?

La passione per la moda è una cosa che mi accompagna da sempre, fin dagli studi di storia del costume all’Università a cui sono seguiti, per la mia tesi, due anni di ricerca negli archivi storici di Cuneo in cui ho catalogato abiti e accessori appartenenti alla storia.E’ stato un viaggio che mi ha permesso di scoprire, dal vivo, la storia del costume del passato. Dopo gli studi ho iniziato a lavorare come professoressa di lettere alle scuole Medie, a Fossano, nel pese dove vivo, ma sentivo di avere dentro qualcosa che avrei voluto esprimere ma non sapevo come. L’ho capito quando ho scoperto Natural Gravity, una Clinica per la Cura del Benessere, che ha lo scopo di lavorare con le persone al fine di ottenere cambiamenti efficaci e duraturi nel tempo. Ci sono diverse figure professionali, c’è chi si occupa di ipnosi, di picoterapia, di coaching, di public speaking e molto altro. Tre anni fa ho iniziato a seguire alcuni dei corsi e, con alcuni docenti, abbiamo pensato di creare una figura rivolta maggiormente al settore moda ma con una connotazione nuova che tenesse maggiormente in considerazione il lato emotivo più di quello ‘fashion’. Così è iniziata la mia formazione di Style Coach.

In cosa consiste il tuo lavoro di Style Coach e come è si distingue rispetto a quello della consulente di immagine?

Il mio lavoro consiste nel far emergere lo stile delle persone, non considerando come fattore primario l’aspetto fisico, ma partendo da una maggiore consapevolezza delle proprie emozioni, imparando ad utilizzarle come strumento per esprimere se stessi. Viviamo in una società liquida in cui siamo continuamente stimolati da messaggi che ci dicono come dobbiamo essere, come dobbiamo vestirci e le tendenze cambiano molto velocemente ma è importante non conformarsi a quello che la società ti dice che dovresti essere ma imparare a conoscere e ad esprimere se stessi. Questa è la grande differenza con il lavoro della consulente di immagine, io non dico alle persone cosa devono comprare per il proprio guardaroba o cosa dovrebbero indossare, in base alla loro altezza o alla loro struttura fisica, io le aiuto a dare un’immagine di sé che corrisponda al proprio essere, in modo da sentirsi bene in ogni situazione.

Come si svolge un appuntamento con te?

L’incontro dura circa un’oretta in cui chiedo alle persone di raccontarsi e di spiegarmi qual è il motivo che le ha spinte a rivolgersi a me. Dopodiché creo della cartelle di immagini per mostrare al cliente un immagine di stile che corrisponde a quello che ci siamo detti, dopodiché affianco il cliente nel cammino verso il cambiamento.

Che tipo di persone si rivolgono ad una style coach?

Qualsiasi tipo di persone, ho lavorato con uomini e con donne, con donne che dopo una gravidanza sentivano la necessità di sentirsi più femminili, con persone con lavori importanti per cui era richiesto un certo dresscode ma che loro non erano in grado di gestire. Spesso mi capita di lavorare con persone che vogliono rinnovare il proprio stile perché stanno cambiando vita, magari hanno lasciato un lavoro da dipendente per iniziare una nuova vita come imprenditori e spesso, a questo cambiamento, corrisponde anche la necessità di un cambiamento esterno. Ho provato su me stessa quanto faccia stare bene sentirsi a proprio agio con se stessi. Fin da ragazzina sono stata etichettata come la ‘bambolina dagli occhi azzurri’ ma questa condizione mi metteva a disagio dal punto di vista emotivo, al punto di avere sempre il timore di non essere considerata abbastanza intelligente, di essere solo un bel contenitore vuoto. Così ho iniziato a nascondermi dietro enormi occhiali e in vestiti troppo grandi per me, finché ho iniziato un percorso di formazione che mi ha fatto acquisire maggiore sicurezza e consapevolezza di me e oggi, quando mi guardo allo specchio mi riconosco. Questo è lo stesso percorso che faccio fare alle persone che si rivolgono a me.

Tu hai anche un sito in cui dai consigli di moda?

Più che consigli di moda mi piace raccontare quello che faccio, sempre con il mio stile. Mi piace andare ad eventi in cui vengano valorizzate nuove realtà della moda, da quando faccio questo lavoro ho conosciuto un sacco di persone interessanti! Una delle cosa che mi piace fare, attraverso il mio sito, è anche raccontare storie e curiosità della moda del passato, che è stata la base per la moda contemporanea. In fondo sono pur sempre una storica della moda!

C’è un’icona della moda che rispecchia maggiormente la tua idea di stile?

Grace Kelly, per il suo stile e per la sua bellezza naturale. Io mi sento una versione più rock!

Cosa hai imparato in questi anni?

Quanto faccia stare bene sentirsi belli, ed è uno stato di benessere che si riesce a raggiungere quando la propria immagine rappresenta ciò che si è dentro.

Qual è il tuo desiderio per il futuro del tuo lavoro?

Sono contenta del lavoro che faccio anche perchè sapere di poter aiutare qualcuno a stare meglio mi rende felice.

Rossella de Palo