Lo stile è il modo di raccontare chi sei senza parlare

La moda evolve sotto l’impulso di un desiderio e cambia per effetto di una ripulsa. La saturazione porta la moda a buttare alle ortiche quello che fino a poco tempo prima adorava. Poiché la sua ragione profonda è il desiderio di piacere e di attirare, la sua attrattiva non può certo venire dall’uniformità, che è la madre della noia (Christian Dior)

Il Corso di formazione sulla storia, l’arte e l’architettura torinese per mediatori artistico culturali promosso dalla Delegazione FAI di Torino si è concluso riscontrando grande successo. Un’ iniziativa molto interessante, inserita nell’ambito di “FAI ponte tra culture”, il progetto del Fondo Ambiente Italiano che mira a favorire il coinvolgimento e il confronto di comunità di origine straniera nella cultura nazionale.  I 14 incontri, 7 lezioni teoriche presso la Fondazione Accorsi e 7 visite guidate in città, hanno permesso a diversi cittadini di origine straniera residenti a Torino di fruire del patrimonio artistico e culturale della città, creando così un gruppo di volontari in grado di coadiuvare la Delegazione FAI torinese in occasione delle iniziative culturali promosse. Io ho avuto l’opportunità di tenere con la critica televisiva Alessandra Comazzi una lezione su cinema, televisione e costume. Un’occasione che mi ha permesso di parlare di Torino in quanto luogo di origine della moda italiana. Nel corso del Novecento infatti, la famosa città piemontese divenne una delle capitali europee della moda, caratterizzata da un’eccellenza sartoriale in grado rendere unici i modelli importati da Parigi. Nel 1950, proprio nel capoluogo torinese, nacque il Samia, il primo salone della moda italiana e negli anni’60 Il GFT (Gruppo Finanziario Tessile) riuscì a trasformare la produzione sartoriale in industriale, facendo della città il polo distributivo di marchi prestigiosi italiani e regionali. Torino è stata quindi il primo capoluogo italiano a credere e ad investire in uno dei settori tutt’oggi più importanti per il nostro Paese. Interessantissime le connessioni e i rimandi al cinema e alla televisione, altri settori di grande maestria torinese…