Lo stile è il modo di raccontare chi sei senza parlare

Ebbene sì, mia figlia ha raggiunto il traguardo del tredicesimo anno d’età anche stilisticamente: t-shirts e pantaloni corti banditi, sostituiti da top e shorts.Ed io e mio marito dopo il primo tramortimento abbiamo dovuto adattarci. Cosa è successo nel giro di un anno? Che gli stessi capi d’abbigliamento che fino alla scorsa Estate additavamo sulle fanciulle altrui perché “troppo corti, poco eleganti, troppo tutto” sono diventati una visione quotidiana anche a casa nostra. Poteva non farmi riflettere la novità?E soprattutto, sconvolgente che ce la siamo fatta piacere nonostante entrambi si sia tutt’altro che “morbidi” dal punto di vista educativo. Cambiati i tempi? Decisamente sì. Mi strugge dirlo perché è l’ennesima constatazione che i figli crescono e noi invecchiamo, ma sta andando proprio così: per la prima volta ho proprio la percezione (perché per la prima volta ne faccio solo l’osservatrice) che la moda è influenzata dalla società e sono i teenager a dettare la linea, osando rompere le regole con naturalezza. Ed è proprio la naturalezza con cui indossano questo abbigliamento che alla fine ce lo fa accettare. Quindi non cediamo a certi loro acquisti per sfiancamento ma semplicemente perchè -effettivamente- sono riusciti a “normalizzare” stili per noi ex-adolescenti decisamente rivoluzionari.