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Rossetto rosso: storia di un rossetto storico ed iconico

“Tre cose non passano mai di moda: il tubino nero, il rossetto rosso e il vero amore” (Coco Chanel)

“Tre cose non passano mai di moda: il tubino nero, il rossetto rosso e il vero amore” (Coco Chanel)

Storia di un rossetto storico ed iconico

L’abitudine di colorarsi le labbra è una delle piacevolezze più antiche della storia. Furono le donne della Mesopotamia ben 5000 anni fa ad iniziare tale pratica. Nella tomba della principessa sumera Shub-ad risalente al 2800 a.C. fu rivenuta una piccola scatola d’oro contenente una pasta fatta di polvere rossa, olio di sesamo ed essenza di rosa, con tanto di pennellino. Gli antichi Egizi ne fecero un uso quotidiano e le regine -Cleopatra in primis- amavano un colore estrapolato da particolari coleotteri. Nella Roma Imperiale il rossetto veniva messo anche alle statue degli Dei durante le feste religiose. I comuni mortali preferivano il “purpurrissimum” ottenuto dal solfuro di mercurio. Dal IX al XIV secolo fu proibito dai perbenisti ecclesiasti perché considerato simbolo di dissoluzione.
Per diventare veramente popolare il rossetto dovette attendere il 1500 e il regno della regina Elisabetta d’Inghilterra: amava tingersi le labbra con una speciale miscela fatta di cera e di un colorante vegetale. In quegli anni si diffuse l’idea che il rossetto rosso avesse virtù terapeutiche e che potesse addirittura impedire la morte. Peccato che contenesse anche del piombo e non si esclude che sia stata proprio l’abitudine cosmetica ad uccidere la famosa regnante. Fu infatti ritrovata esanime e con le labbra ferite e impastate di rosso. Dopo di lei il cosmetico fu bandito e considerato addirittura segno di stregoneria. In Francia invece tingere le labbra di rosso e optare per un trucco molto vistoso era tipico ed esclusivo della nobiltà. Culture diverse e tradizioni opposte. La svolta si ebbe a fine ’800 con la nascita del cinema e delle prime star avvezze a questo colore. Ma a rendere veramente popolare il rossetto rosso furono le suffragette. Con loro le labbra rosse diventarono simbolo di indipendenza e di lotta per la parità di genere. La stessa Elizabeth Arden iniziò a produrre rossetti rossi per sostenere la causa. Dagli anni ’30 in poi, il rossetto rosso diventò l’accessorio più importante del look di una donna, star e non.Era simbolo di sensualità, desiderio di rivalsa. Frida Kahlo firmava con una macchia di rossetto le lettere a Diego Rivera. La Seconda Guerra Mondiale vide le donne ricoprire ruoli prima esclusivamente maschili e trasformò le labbra rosse nella volontà di mantenere uno status di femminilità e normalità. Concluso il periodo bellico, il suo uso fu finalmente sdoganato. Ormai è un oggetto di culto e veste le labbra delle donne con molteplici sfumature. E il rosso perfetto è sempre quello con cui ognuna di noi si identifica.